Il Centro Espositivo Leo-Lev di Vinci, il 27 Novembre presso la “Sala del Camino” ha ospitato la conferenza di presentazione del catalogo della mostra “CITTA’ E NODI DI LEONARDO DA VINCI- Aurelio Amendola & Oreste Ruggiero ”.
La mostra è patrocinata dalla Regione Toscana e dai Comuni di Firenze, Pistoia, Pisa e Vinci.
L’evento è promosso dallo stesso Centro LEO-LEV in collaborazione con la Regione Toscana ed ha un particolare significato – spiega il presidente delle attività artistiche Oreste Ruggiero – in quanto: “la mostra è stata pensata e preparata durante il periodo della pandemia come risposta al drammatico evento mondiale anche attraverso l’arte; coniuga l’espressività di due artisti attraverso le loro peculiarità (la fotografia con cui Amendola interpreta le opere da Michelangelo a Warhol e l’arte ad alto rilievo tipica nei miei Skyline e delle opere scultoree in acciaio); interpreta le città legate a Leonardo non soltanto come luoghi fisici ma immaginando di percepire le emozioni del Maestro attraverso la trasparenza dei suoi famosi nodi, realizzati in acciaio, come in una sorta di dissolvenza unione fra materia, anima, mente ed emozioni”.
La curatrice della mostra, assieme a Oreste Ruggiero, è Veronica Ferretti, storica d’arte e giornalista, e sostiene che nelle opere per la Mostra Città e Nodi di Leonardo da Vinci: “Aurelio Amendola con l’obiettivo fotografico coglie la poetica che fu di quel “grande osservatore della natura” facendoci percepire gli effetti atmosferici di mutevolezza che il passaggio di una nuvola crea sul paesaggio o sull’architettura; Oreste Ruggiero ha riprodotto su acciaio i sei celebri nodi vinciani della Biblioteca Ambrosiana e li ha montati, mediante un telaio bordato di luce radente, sulle fotografie di Aurelio Amendola ottenendo così l’effetto di una griglia simile una mashrabiyya orientale. Il risultato finale è un lavoro a quattro mani; le due superfici che non si contrappongono, ma si compenetrano l’una con l’altra, creano un sottile effetto e ci convincono che la realtà vista attraverso un filtro è, come diceva Leonardo, mai definita e in fondo mai interamente conoscibile.
Eugenio Giani scrive nel catalogo “Oreste Ruggiero recentemente ha chiamato a Vinci, Aurelio Amendola e Veronica Ferretti, docente e storica dell’arte che ha lavorato per oltre dieci anni presso la Fondazione Vivarelli e Casa Buonarroti a Firenze. Dalla collaborazione è nata la mostra “Aurelio Amendola Oreste Ruggiero Città & Nodi di Leonardo da Vinci” e due interviste inedite curate da Veronica Ferretti che permettono di conoscere al meglio gli autori: Amendola ha tratto ispirazione dai luoghi dove ha vissuto il Genio universale (Vinci, Firenze, Pistoia, Milano, Pisa, Amboise), mentre Ruggiero ha scelto il tema dei nodi dell’Accademia di Leonardo. Mi auguro che questa bella iniziativa che intende onorare anche il più grande studioso di Leonardo, il professor Carlo Pedretti, possa con la spinta di Oreste Ruggiero e Aurelio Amendola da una parte e degli studiosi Sergey Androsov e Veronica Ferretti dall’altra arrivare nelle sale del Museo Hermitage di Piotrovsky creando un nodo ideale anche con San Pietroburgo.
Sergey Androsov, direttore del Dipartimento dell’Arte Europea del Museo Hermitage di San Pietroburgo, scrive sul catalogo che, rispetto alle fotografie di opere d’rate di grandi artisti: “Meno conosciute sono le vedute di Aurelio Amendola che ritraggono le citta’, e altrettanto i luoghi dove abitava Leonardo da Vinci o significativi nella sua vita. Il fotografo diventa così un ricercatore per trovare le visioni fuori dal tempo, che corrispondono ai secoli del Rinascimento. La mostra Aurelio Amendola & Oreste Ruggiero, città e nodi di Leonardo presenta su quel tema alcune fotografie di Aurelio, come testimonianza della sua personalita’ artistica e dell’artista che è sempre in movimento e proiettato verso la ricerca creativa. L’ulteriore novità della mostra è che Amendola coniuga la sua arte di fotografo delle città ritratte con quella di Ruggiero, che la fonde attraverso l’interpretazione delle trasparenze dei suoi nodi dell’Accademia vinciana realizzati in acciaio, una unione che darà sicuramente emozioni e frutti inattesi”.
L’evento è stato introdotto da una lettera-saluto del Direttore Generale del Museo statale Hermitage di San Pietroburgo, Prof. Mikhail Piotrovsky rivolta a Eugenio Giani Presidente della Regione Toscana – che ha dato il patrocinio alla Mostra assieme ai comuni di Firenze, Pisa, Pistoia e Vinci – e ai due artisti per queste opere a quattro mani. Piotrovsky auspica che “il Centro Leo-Lev, come ha già fatto con passione in altre occasioni, possa costituire un nodo di unione fra la cultura e l’arte della Regione Toscana e quella della Russia in genere e di San Pietroburgo in particolare”.